martedì 31 luglio 2018

50 anni per dire grazie... per le grazie ricevute...



I 50 anni sono il tempo del giubileo (o dell'inizio della vecchiaia?). 
In questo caso un giubileo personale... Come posso non essere felice e vivere nella gioia? Innanzitutto per essere arrivato a questo giorno. Immeritatamente. Mica è scontato... E’ solo grazia e dono gratuito ricevuto!
Poi per esserci arrivato in questo modo, in corsa, ma con le tasche e lo zaino pieno di doni! Agnese, i figli Daniele, Luca, Marco, Stefano e Simona. I tanti ragazzi con cui per un tratto di strada abbiamo camminato insieme costruendo relazioni che rimarranno per sempre. 
Tanti amici, tante persone veramente speciali che ho conosciuto e dalle quali mi sono sentito accettato e amato. 
Ero “un ragazzo fortunato” ora sono un uomo – ma sempre un apprendista uomo – ancora più fortunato. Più cresco e più mi rendo conto che sono un uomo, un padre, un amico, un marito, un salesiano e tanto altro ma sempre apprendista,  perché qui ad ogni passaggio, ad ogni incontro mi rendo conto che l’esperienza pur essendo un valido aiuto non basta. 
Occorre reimparare a vivere con me stesso  e con gli altri.
Sono grato a tanti, ma soprattutto a Dio e a Don Bosco dai quali mi sento accompagnato ogni giorno e in ogni scelta e che sono lì ad aspettarmi anche quando mi allontano volontariamente o involontariamente da loro.
Che vita! Che spettacolo! Che fatica! Ma ne vale sempre la pena! 
Non ho rimpianti se non nel non aver saputo amare meglio e in modo più profondo le persone che la vita mi ha fatto incontrare. Ma ci voglio riprovare… oggi, domani e fino all’ultimo respiro…
Intanto, accada quel che accada, questi 50 anni non me li può togliere più nessuno. Sono stati e quindi sono per sempre.
Semplicemente Grazie a ciascuno di voi… un po’ scontato… ma è così… e ho fiducia che con l’aiuto di Dio non perderò l’entusiasmo e la voglia di rinnovarmi ogni giorno... o almeno ci voglio provare...
e scusatemi se certe volte proprio non ci riesco e provoco - diciamo qualche fatica... - alle persone intorno a me...
“Per questo non ci scoraggiamo, ma anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno” (2 cor 4,16)


Che bello che a camminare con me c'è Agnese... sennò mi sarei perso da tempo...
Che grazia aver ricevuto due genitori che mi hanno amato fino alla fine... e sorelle, cognati, zii... Amici... una Comunità di persone come il Borgo che non ne esiste  un'altra così incredibilmente bella...
Che cosa incredibile la vita... ti sforzi di darti da fare, amare, donare e ti ritrovi in debito per quanto ricevi di più... ti trattieni, conservi, ti sforzi di non faticare e accumulare e  ti ritrovi svuotato e sfinito...
E' proprio vero che "i miei pensieri non sono i vostri pensieri" (Is 55) e che solo il Dio delle Sorprese sa cosa sarà domani... e per assurdo la sua Provvidenza è l'unica certezza...


domenica 8 luglio 2018

Simona ha compiuto 18 anni! La nostra famiglia è anche grazie a te!

In questo blog dedicato alla nostra famiglia, non senza fatica, provo a parlare della nostra Simona. Perché possa non essere mai dimenticata da ciascuno di noi. 
Non me la sento però di mettere le immagini. Rimangono nel nostro cuore...

Come vola il tempo... eppure tu indimenticata bimba oggi avresti compiuto 18 anni.
Sei stata con noi pochi giorni.
Nessuna immagine rende bene chi sei e chi sei stata per noi... anche se una, scattata furtivamente con la macchinetta in uno di quei pomeriggi in cui potevamo stare con te anche se solo per un'ora è appesa in camera da sempre.
Una vita di 36 giorni tutti passati in terapia intensiva. 
Eppure una vita! Eppure una vita che ha cambiato per sempre le nostre... 
Chissà se non ci fossi stata tu che famiglia saremmo oggi. Chissà se fossi rimasta con noi...
Sono andato a riprendere i miei quaderni dove praticamente da sempre appunto riflessioni varie su quello che mi succede.Ne ho trovato uno che va dal 29 aprile 2000 al 15 agosto 2000. Poi non so più perché si interrompe e riprendo a scrivere solo più tardi su un altro quadernino.
Questo è praticamente tutto dedicato a te.
Inizia con la notizia del risultato impietoso dell'amniocentesi. saputo la quale siamo partiti io Agnese e Danielino per Assisi. l'unico luogo che ci è venuto in mente per ritrovarci tra noi e a faccia a faccia con il Signore della Vita. "perché? Non serve chiedersi perché.... Tutto sommato meglio a noi che a qualcun altro... Vorrei che nascesse viva, con il fiocco rosa attaccato al portone, con la vestina bianca da preparare per il Battesimo, vorrei almeno conoscerla, baciarla, abbracciarla... ma non voglio che soffra...". "Signore sia fatta la tua volontà e non la nostra: eccoci, siamo pronti, anche se abbiamo paura, ma tu ci hai donato la fede. E' il momento di rendere ragione della Speranza che è in noi. Forse la vocazione di Simona è proprio questa: insegnare ad amare gratuitamente, con semplicità, giorno per giorno a noi e a tutte le persone coinvolte nella sua storia".
Poi la cronaca della nascita trascritta il giorno 8 luglio: "L'ora x è scattata: ieri mattina hanno operato mamma e tolto il tumore al colon, alle 16 è nata Simona con grande spavento per un calo improvviso di tensione ad Agnese e una grande fatica per rianimare la bimba. D.Maurizio è riuscito anche ad entrare in sala parto e a battezzarla con un bicchiere di plastica con l'acqua offerta dal ginecologo...".
Il 10 luglio: Perché è nata? perché sta combattendo per rimanere viva? forse lei non è consapevole e non lo sarà mai di questa lotta, ma tutto il suo corpo la comunica con forza. Simona benvenuta, siamo pronti, con l'aiuto di Dio, ad accoglierti ed ad assisterti e soprattutto ad amarti per tutti i giorni che vorrai rimanere su questa terra!". "Questo non toglie che oggi più volte mi sono arrabbiato con Dio...".
Poi non sapevo proprio di aver scritto questo per la mia piccola: 
"Benvenuta dolce piccola Simona, 
nè l'occhio offeso, nè i piedi torti, o tutto il resto, 
potranno distoglierti da mio amore di padre, 
piccolo debole, impaziente ma sicuro. 
Qualunque cosa accada tu resterai per sempre 
la mia piccola e dolce Simona, 
da solleticare, accarezzare, infastidire così per gioco... 
dalle 17 alle 18... o per sempre".
Poi ancora altre riflessioni sofferte fino al 12 agosto alle ore 20 con quel "ciao Simona. Ma che senso ha?". e il 14 dopo il funerale: "Grazie Signore per averci donato Simona anche se solo per 36 giorni."

Oggi avresti 18 anni. Invece dall'alto guardi ai tuoi 4 fratelli e te la ridi. E chissà come sei presente tra noi In attesa di ritrovarci un giorno tutti insieme. 
Da questi appunti rispolverati scritti quando ero un giovane padre, mi rendo conto di quanto mi hai dato e di quanto mi hai reso migliore. Grazie Simona! E auguri! Anche se il tempo in cielo mi sa che segue regole diverse... e non so se immaginarti sempre bimba o giovane ragazzetta...